L’intelligenza artificiale e la realtà virtuale e aumentata stanno ridefinendo il panorama dell’espressione artistica e del processo creativo. Queste tecnologie emergenti non sono solo uno strumento nuovo per gli artisti, ma rappresentano un cambiamento rispetto ai modelli del passato, con il potenziale per rivoluzionare il modo in cui creiamo e sperimentiamo l’arte.
Arte e Intelligenza Artificiale: Oltre l’Imitazione, Verso una Collaborazione Creativa
L’intelligenza artificiale, con la sua capacità di apprendere e adattarsi, è già inserita nel mondo dell’arte. Gli algoritmi di intelligenza artificiale sono in grado sia di generare opere d’arte imitando gli stili dei grandi maestri, sia di crearne di completamente nuove. Tuttavia, il vero potenziale dell’AI non risiede nella sostituzione degli esseri umani, ma nella sua capacità di ampliarne le possibilità. Questa può agire come un partner creativo, offrendo agli artisti nuovi strumenti per esplorare ed esprimere le proprie idee. Può analizzare grandi quantità di dati, identificare modelli e generare intuizioni che possono ispirare gli artisti e guidare il loro processo creativo.
Un esempio di arte che fa uso di intelligenza artificiale è rappresentato da BOB (Bag of Beliefs), un’entità virtuale creata dall’artista Ian Cheng. BOB, una creatura misteriosa a forma di serpente, è dotato di un corpo e di una personalità in costante crescita. BOB interagisce con gli utenti attraverso un’app iOS, che permette agli spettatori di influenzare i suoi comportamenti. Cheng, attraverso la sua opera, esplora l’autonoma evoluzione delle sue creazioni, sfidando le sensazioni di confusione e dissonanza cognitiva causate dal costante cambiamento del mondo reale.
Nuove Dimensioni: Realtà Virtuale e Aumentata nell’Arte Contemporanea
Anche la realtà virtuale e la realtà aumentata offrono una nuova dimensione all’espressione e all’esperienza artistica. La realtà aumentata, sovrapponendo strati digitali al mondo fisico, trasforma lo spazio circostante in un palcoscenico dinamico dove esplorare nuove forme espressive. Artisti pionieristici stanno sfruttando questa tecnologia per creare installazioni interattive che sfidano le tradizionali frontiere tra l’opera e l’osservatore, permettendo al pubblico di immergersi in esperienze sensoriali uniche. Allo stesso modo, la realtà virtuale permette agli spettatori di entrare nell’opera d’arte, esplorarla da diverse prospettive e interagire con essa in modi che prima sembravano impensabili.
Marc O Matic mescola disegni a penna con le tecnologie innovative, nei toni del rame e del metallo. Il suo stile, una reinvenzione fresca dello steampunk, si distingue per l’uso dell’augmented reality (AR) e un design sonoro coinvolgente che arricchisce la narrazione delle sue opere. La scelta di mantenere un’aura di anonimato online, alla maniera di artisti come Daft Punk e Corpse Husband, aggiunge un tocco enigmatico, permettendo al pubblico di immergersi completamente nella fantasia del suo mondo.
La convergenza tra intelligenza artificiale e realtà virtuale e aumentata apre nuove e interessanti possibilità per l’arte e la creatività. L’intelligenza artificiale può generare contenuti, mentre la realtà virtuale o aumentata possono fornire la piattaforma per la loro presentazione immersiva.
Queste nuove modalità di espressione consentono agli artisti di sperimentare con narrazioni e spazialità, mentre il pubblico è invitato a riconsiderare il proprio ruolo nell’interazione con l’arte. In questo contesto, arte e realtà aumentata/virtuale convergono, aprendo nuovi orizzonti e provocando una riflessione profonda sulla natura dell’esperienza estetica nel contesto digitale contemporaneo.
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Fonti:
https://www.labiennale.org/it/arte/2019/partecipanti/ian-cheng
https://basa-studio.com/stories/7-AR-artists-who-are-raising-the-bar
